Bocciato il Piano Strutturale Comunale

L’Ufficio Politiche Territoriali della provincia, a cui compete la verifica della congruità dei piani strutturali comunali con la normativa regionale e il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, con firma del dirigente arch. Fabio Tomasetti, ha bocciato il Piano Strutturale Comunale proposto dalla giunta e adottato con delibera n. 13 del 28 gennaio 2014 dal consiglio comunale.

Formalmente sono state chieste modifiche e adeguamenti al piano sovraordinato, nella sostanza le 30 pagine di riserve contenute nel Decreto del Presidente della Provincia di Rimini annullano le parti più importanti del PSC bellariese. Nello specifico, solo per ricordare i punti salienti, sono bocciate le due grandi previsioni, sbandierate come nuovo sviluppo dalla giunta, del Parco Tematico turistico-commerciale di Igea Marina (Outlet) e il Parco Campagna (ex Parco della Musica); annullate le previsioni per nuovi insediamenti produttivi, a partire da quella definita Porta Nord Bellaria Monte; per l’area Fornace; per la riqualificazione di tipo residenziale della zona orticola di Igea; per la maggiore edificabilità nelle aree agricole, e tanto altro ancora fino ad arrivare alla richiesta di un maggior dimensionamento delle dotazioni di attrezzature e spazi collettivi.

La cosa non ci fa piacere, anzi preoccupa. Il Piano Strutturale (una volta si chiamava PRG: piano regolatore generale) è lo strumento principe con cui si delinea l’assetto urbanistico di un territorio, determinando la fisionomia che dovrà assumere la città nei prossimi 15/20 anni. Siamo alla carne viva delle questioni che riguardano il tipo di sviluppo di una comunità, il suo futuro. Siamo dentro le scelte strategiche, quelle che condizionano la vita dei cittadini, delle famiglie e delle imprese. E’ nel PSC che si sceglie quanto territorio consumare, quanti abitanti essere nel 2030, come tutelare l’integrità fisica e l’identità culturale di un territorio. Sono in ballo problematiche che non possono essere risolte sulla base di atteggiamenti preconfezionati, slogan, piccoli interessi e visioni vecchie del mondo. Tanto meno con soluzioni di “partito” per distinguersi dalla parte avversa. Noi pensiamo, e lo diciamo ad alta voce come libera Associazione degli amici di Bellaria Igea Marina, che ci sia il bisogno di riaprire il tavolo del confronto cittadino sulle priorità urbanistiche del nostro territorio. Occorre mettere in fila i quattro/cinque obiettivi centrali sui quali muovere tutte le risorse culturali, professionali e imprenditoriali della città. Destra o sinistra vengono dopo. Prima viene la condivisione di un cammino comune, poi chi è più bravo a metterci le soluzioni giuste e le energie adeguate sarà riconosciuto come tale, lasciando libero corso al naturale e utile confronto politico. Ma prima, si insiste, stabiliamo il campo di gioco, dove, insieme, cittadini dello stesso destino, fare goal.

Nei prossimi giorni Ottopagine entrerà nello specifico delle osservazioni che la Provincia ha avanzato, per mettere nelle condizioni i nostri lettori di conoscere e approfondire i temi tutt’ora aperti. Un lavoro che riteniamo utile per far crescere il confronto di merito, dentro il corpo vivo delle questioni, evitando la propaganda di generici obiettivi come troppe volte è avvenuto. A presto.