Il Cielo in gabbia Ed. SEM pag. 400 € 18 Christine Leunens
Il libro consigliato è un romanzo storico recensito sul quotidiano La Stampa—Inserto tutto libri- del 18 novembre 2019. A tale recensione facciamo riferimento riprendendo anche alcune frasi e periodi. – La scrittrice americana, nata in Connecticut da madre italiana e padre belga, è stata modella internazionale ed allevatrice di cavalli prima di dedicarsi alla scrittura di romanzi. Vive in Nuova Zelanda con marito e figli.
“Il Cielo in gabbia” narra la vicenda di un ragazzino austriaco che, affascinato dal nazismo, scopre che i genitori nascondono dietro una finta parete un’adolescente ebrea. I suoi ideali vacillano e quando la Germania crolla non glielo dice per continuare a tenerla con sé.
Siamo nel 1938, la Germania annette l’Austria, scoppia la Seconda guerra mondiale. A scuola arrivano nuovi insegnanti che trasmettono teorie razziali, lo sport diventa l’attività principale. Il giovane si sente importante “ eravamo potenziali eroi di un mondo a venire”. Quindicenne, ausiliario alla contraerea, è vittima di un incidente, resta sfigurato e senza una mano. Comprende l’atteggiamento sfuggente dei genitori nei confronti delle sue ambizioni solo quando scopre che nascondono dietro una parete un’adolescente ebrea amica della sorella. Rare sono le uscite della ragazza dal rifugio-prigione e solo per vedere “Il Cielo in gabbia”, titolo del libro.
Christine Leunens rilegge con toni inediti e con apparente leggerezza una pagina tragica del passato, attraverso il rapporto fra i due, che avrà un’evoluzione, perché dopo l’iniziale ostilità, complice un innamoramento che diverrà ossessione, troverà il modo di tenerla con sé. Hitler ha perso la guerra, ma il ragazzo per amore non glielo dice e inventa un’altra Storia.
Dal libro è tratto i film “Jojo Rabbit” del regista Taika Waititi ( nel film nei panni di Hitler) che ha inaugurato la 37° edizione del Torino Film Festival. La pellicola arriverà nelle sale italiane il 23 gennaio 2020. Il film mostra in definitiva come un ragazzino abbia potuto farsi plagiare dalla ideologia nazista fino a sentirsi perduto di fronte ai sentimenti che prova per quella giovane.
Quando la guerra (e il film) finisce, il libro acquista tutta la sua potente tragicità. I genitori spariscono, Vienna cambia e la situazione produce il decadimento della casa di famiglia un tempo abitata da persone colte e dignitose, poi da prostitute e soldati russi che non vogliono tornare in patria. Il ragazzo ora, diventato uomo, coi suoi sensi di colpa, indifferenza, gelosie, autoindulgenza, per tenere con sé la ragazza cambia la Storia e le racconta che i tedeschi hanno trionfato e che gli ebrei sono ancora in pericolo.
Avranno entrambi un destino che è bene non svelare per non sciupare il gusto della lettura.
Il libro “ fa riflettere sui desideri che diventano smania di possesso, sulla scelta fra verità e sopravvivenza, sul peso delle menzogne, -amici facili pronti a tirarti fuori dai guai. A breve termine. Ma sul lungo periodo traditori che ti rovinano la vita”. Aggiungiamo noi, infine, che la storia va guardata in faccia anche nella sua brutale realtà.