La città è zoppa: passate le feste, rimangono i nodi di sempre

Nelle settimane di fine anno sono accaduti alcuni fatti che vanno ripresi e valutati. Fotografano lo stato della nostra comunità. Ovvero, se siamo in buona salute o in cattiva forma. Ne evidenziamo tre, perché, pur diversi, ci sembrano legati da un unico filo conduttore.

Prima di Natale il sindaco ha incontrato i bagnini al palaturismo, un’ottantina di presenti con in testa la presidente Giorgia Valentini, minacciando che non ci saranno “ulteriori deroghe” e che il bando per le nuove concessione sarà “pronto a breve, prima della prossima estate”.

Il 17 dicembre è stato inaugurato il nuovo camminamento lungo la sponda del porto canale lato Igea Marina: un intervento di arredo urbano con panchine, verde attrezzato, piccolo ponte, segnaletica e adeguata illuminazione.

Nello stesso giorno, sulla stampa locale usciva un articolo dove si lamentava che l’Isola dei Platani non decolla, c’era poca gente anche nel periodo natalizio. “Il Viale è semideserto lamentavano i commercianti. C’è più fermento nei centri delle località vicine, non solo a Rimini”. E il presidente dell’associazione Masciantonio sottolineava che “sono andati male due weekend su tre”.

Ritorneremo nello specifico delle questioni che i tre fatti sollevano, soprattutto per quanto attiene la spiaggia con il suo carico di incertezze. Ora invece vogliano segnalare, come dicevamo, il filo conduttore che li lega, che li tiene assieme. Esso è costituito dall’intreccio di alcune urgenti domande: c’è o non c’è il problema di capire bene quali sono i punti di forza di una città come la nostra, di 20.000 abitanti, collocata nell’area turistica fra le più grandi e ricche d’Europa? Basta la preziosa Isola dei Platani? Bastano la pensione Rosina e il Bagno Romeo? O c’è l’urgente necessità di individuare un altro polo vitale per lo sviluppo futuro?

Qui il nodo cara amministrazione! I commercianti del Viale non fanno altro che toccare con mano che l’Isola per quanto bella da sola non basta se la Città non è attrattiva. Sistemare con un arredo dignitoso la sponda del canale è cosa normale e giusta, ma di fatto ordinaria anche se mettiamo qualche fontana in più e luci colorate fino ai moli. Lavori dovuti, anzi in ritardo per certi aspetti.

La città è zoppa, purtroppo, perché da troppo tempo non s’è messo mano al suo baricentro: il porto/darsena, la colonia Roma col parco villa Nadiani, l’asta canale Uso fino alla nuova Piastra per una diversa mobilità al posto del ponte della via Ravenna; magari buttando giù quel ponte di via Panzini “cima Coppi” voluto da amministrazioni passate poco lungimiranti.

Avremo modo di approfondire la questione del Porto che a noi sembra cruciale per Bellaria Igea Marina. Ci muoveremo per avanzare proposte fattibili e intelligenti che coinvolgano cittadini e imprese, nel frattempo però vorremmo che chi comanda nel Palazzo battesse un colpo con una forte progettualità, dando risposte adeguate, non scambiando per “rivoluzione” panchine, fontane e luci colorate. A presto.