Sabato 8 luglio, il giorno del Giudizio.

Non c’è pace fra gli ombrelloni. Siamo sempre più dentro a una trama densa d’incognite. Il thriller si tinge del colore della sabbia. Ma è un thriller o un horror? Ancora qualche giorno e capiremo meglio. Certo è che la storia ci appassiona. Se non fosse in gioco l’interesse dell’intera comunità turistica bellariese, ciò che sta avvenendo sarebbe un gustoso divertimento dal titolo: il Giallo sotto l’ombrellone.

Da pochi giorni, infatti, è arrivato ai bagnini l’ “affidamento temporaneo dell’arenile” per la gestione degli stabilimenti balneari. E, udite udite, l’autorizzazione ad esercitare viene data fino all’8 luglio 2017. Sì, fino al sabato 8 luglio del corrente anno. L’amministrazione si riserva la possibilità di proroga solo nel caso in cui l’operatore s’impegni, con tanto di garanzie fideiussorie e atti sottoscritti, a smontare tutto a fine stagione.

Se qualcuno, preoccupato del futuro, non intendesse accettare le clausole del comune, che ricordiamo sono state predisposte per lasciare libero campo ai bandi, si troverà scoperto senza concessione.

Chi non si adegua, domenica 9 luglio dovrà togliere ombrelloni, cabine, giochi e altri servizi di spiaggia, poiché senza proroga lo Stabilimento diventerebbe, a giudizio degli uffici comunali, illegittimo. Con tutte le conseguenti responsabilità civili e penali che ne seguirebbero. Stesso discorso vale anche per i chioschisti. I termini sono chiari: o vi impegnate a buttar giù, o chiudete.

Si presenta dunque un vero e proprio poker al buio per chi, dopo tanti anni di attività balneare, dovrebbe ripartire da zero col rischio di trovarsi di fronte a un bando che, da un punto di vista giuridico, faccia acqua da tutte le parti.

Sembra uno scherzo. No, è tutto vero.

Non vogliamo aggiungere altro. Ognuno può giudicare in che cul de sac, in che pasticcio inguardabile si siano cacciati i burocrati del nostro comune e gli stessi amministratori, con il sindaco in testa, che dimostrano troppo spesso di non saper gestire situazioni complesse. Mamma mia! Staremo a vedere, increduli, cosa ci riserverà questa trama incasinata che, ogni giorno che passa, assomiglia sempre più ad un vero horror.