Aspettando la Primavera 2019

Le elezioni politiche del 4 marzo hanno parlato chiaro. Non c’è dubbio su chi ha vinto e chi ha perso. Il PD ha registrato il suo minimo storico con una debacle solo in parte aspettata. Forza Italia si è vista fortemente ridimensionata, con un alleato in casa, la Lega, che cercherà di ridurla a comparsa. Cambiano molte cose ed è difficile pensare che questo voto non sia uno spartiacque netto rispetto alla vecchia logica dei partiti tradizionali. Certo è che anche le ultime radici politiche e ideologiche del Novecento sono state recise. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. La formazione del nuovo governo della Repubblica sembra assai difficile e non c’è da sorprendersi se entro qualche mese si dovesse ritornare al voto.

Sarebbe tuttavia un errore grave utilizzare il risultato nazionale per interpretare ciò che succederà nel nostro comune fra un anno quando andremo ad eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale.

Come ci insegnano le elezioni passate, sia quelle politiche del 2013 che quelle comunali del 2014, i numeri fra i due appuntamenti non collimano. L’orientamento dell’elettore è sempre più legato a fattori specifici che sono assai diversi fra l’ambito nazionale e il contesto locale. E sono fattori pensati, non sporadici come qualche osservatore frettoloso potrebbe pensare. C’è sempre della “saggezza” nell’insieme dell’elettorato: e ciò è la forza della democrazia.

Se è dunque ipotizzabile che il prossimo voto comunale avrà logiche del tutto proprie, che rispecchiano solo in parte il dato nazionale, c’è modo e spazio per pensare a soluzioni politiche libere che abbiano al centro due elementi fondamentali: la forza delle idee per guidare nei prossimi 10 anni il nostro comune al di fuori delle secche in cui il piccolo respiro, del giorno per giorno, di chi ha amministrato l’ hanno cacciato e, secondo, la credibilità e qualità dei candidati.

In vista della primavera 2019 si apre una partita interessante. Ci sono in campo nuovi soggetti politici a partire dalla Lega e ai Cinque Stelle che nel bene o nel male rimescolano le carte. Il vecchio spartiacque ideologico fra centrodestra e centrosinistra è un riferimento sbiadito, superato, di fatto inutilizzabile nelle piccole comunità locali.

Dare spazio, vero, serio e onesto, ai programmi e alle persone disponibili: questa è la strada da tracciare nelle prossime settimane a Bellaria Igea Marina. E questo è l’appello sentito che ci sentiamo di fare come Associazione che da anni cerca di essere da stimolo alla società locale. Convinti, ora come mai, che cambiare pagina è possibile.

Associazione Amici di Bellaria Igea Marina