Siamo rapiti. Entusiasti, pensando alla grande rivoluzione per l’area del porto prospettata oggi sulla stampa dal sindaco Ceccarelli. Dopo gli straordinari lavori a monte, riguardanti il bellissimo muretto grigio, le moderne fogne bianche che collegano il palavelono e quell’inarrivabile idea di prevedere una doppia corsia nell’innesto con la via Ravenna, dove sicuramente potranno svoltare in sicurezza auto e camion, ecco che si arriva con passo trionfale alla zona porto verso il mare. E la rivoluzione, già iniziata con i bellissimi lavori di cui sopra, avrà il suo storico completamento. Grazie. Grazie perché abbiamo capito in anteprima dalle parole pronunciate, in attesa di vedere il 22 luglio, nella radiosa cornice del palacongressi, i progetti portentosi e rivoluzionari che ci saranno presentati, che “l’area dell’ex Chiar di Luna sarà arredata per consolidare quel ruolo centrale che ha conquistato in questi anni”. Se non sbagliamo, noi criticoni che siamo un po’ lenti, ciò vuol dire, in parole semplici, che tutta quella zona di fronte alla colonia Roma sarà destinata per sempre a diventare il luogo degli spettacoli, dei tornei sportivi sul mare, di qualche radio estiva di turno. Insomma il luogo per eccellenza degli eventi di Bellaria Igea Marina con tanto di arredi, arene, zone ristoro ecc. Siamo sicuri che la cosa fare felice gli operatori della zona, soprattutto quelli che hanno gli alberghi di fronte, ma ci chiediamo, dove è finito il piano del Porto? Come si risponde alla vocazione marinara della comunità locale? Dov’è finita la darsena? Non serve più, per sempre? Ci mettiamo una pietra sopra? La nautica, l’attività diportistica, la piccola e ancora tenace marineria devono scomparire dalla storia, dalla cultura e dall’economia di Bellaria Igea Marina? Sveglia! Ceccarelli un’altra rivoluzione, avanti. L’aspettavamo con ansia.