U N P O’ D I B R O D O E D U E P E R E di Tonino Guerra – Campanotto Ed.€ 16
Il volumetto contiene una raccolta di Libricini d’arte realizzati da Federico Santini. Sono poesie e incisioni del poeta santarcangiolese, espressione della sua poliedrica personalità e fantasia.
Lo scenario delle storie e delle figurazioni di Tonino Guerra è infatti di natura multipla; la sua produzione complessiva, che copre un arco di quasi sessant’anni, costituisce una sorta di costellazione fatta di poesie, romanzi, diari, testi di sceneggiature, arti figurative, oggetti di arredo, decorazioni, fino a numerose composizioni di luoghi architettonici, disseminati in Romagna, e luoghi naturali.
Una creatività diffusa ove su tutto emerge l’anima del poeta, senza dimenticare la grande opera di sceneggiatore nel panorama del cinema italiano fra gli anni’60 e ’70, con collaborazioni che vanno da Michelangelo Antonioni a Federico Fellini.
Tonino Guerra manifestò un grande amore per le cose belle, per la valle dove era nato e cresciuto; sostenne tante battaglie contro la speculazione edilizia, l’indifferenza degli amministratori pubblici, per recuperare chiese abbandonate, mulini decadenti, fiori e frutti dimenticati. Per questo suo profondo sentimento teso a salvare le bellezza del paesaggio” per salvare l’uomo”, venne eletto dalla Provincia di Rimini “ difensore della bellezza”.
Il libro, pur nella brevità, riesce a dare il senso e la profondità della sua poetica. I suoi primi scritti in dialetto risalgono all’immediato dopoguerra, di ritorno dalla prigionia in un campo di concentramento tedesco, con il libro” I Scarabocc” del 1946. La raccolta è introdotta dalla prefazione di Carlo Bo, Magnifico Rettore dell’Università di Urbino, con cui Guerra aveva discusso la tesi di Laurea che affrontava il tema della poesia dialettale romagnola.