L’articolo di Ottopagine è stato ripreso con grande risalto dalla stampa locale. Ne siamo contenti perché vuol dire che abbiamo sollevato un tema che ha una evidente rilevanza. Sia chiaro però che, nel nostro piccolo di “Associazione Amici di Bellaria Igea Marina”, non intendiamo fare guerra o polemizzare direttamente con nessuno. Tanto meno con gli operatori di spiaggia che stanno vivendo in questi ultimi anni un periodo di grande incertezza per la mancanza di normative certe sul loro futuro. Abbiamo voluto mettere la lente d’ingrandimento sulla situazione dell’arenile per sollecitare iniziative, idee nuove e un dibattito cittadino che sia più fruttuoso rispetto al ping pong, chiuso fra quattro mura, che è in piedi fra l’amministrazione comunale e le singole categorie. Ci auguriamo che su un aspetto così centrale per l’economia turistica di Bellaria Igea Marina, si possano registrare non solo disponibilità generiche ma progetti concreti d’innovazione profonda che vedano protagonisti, insieme, gli stessi operatori, evitando soluzioni pasticciate di attori esterni che in tempi così incerti potrebbero, purtroppo, essere dietro l’angolo. E che, a dirla tutta, lo stesso Piano dell’Arenile, così com’è strutturato, non impedisce.