Ieri sera siamo andati in consiglio comunale. Eravamo curiosi di toccare con mano il lavoro dei nostri rappresentanti tenuto conto di qualche “problemino” che l’estate in arrivo si porta appresso. Ci è sembrato un Consiglio sotto tono. Una destra muta, in difesa, un sindaco che interviene molto ma con poco costrutto come si diceva una volta a scuola. L’impressione è che sulla questione spiaggia non sappia che pesci pigliare.
In particolare la discussione veramente surreale si è svolta sul futuro del Polo Est e dei chioschi.
Nel dettaglio il Movimento 5 Stelle ha presentato un ordine del giorno, poi ritirato, per chiedere l’annullamento della concessione dell’area Polo Est alla Fondazione Verdeblù in quanto quest’ultima ha, sempre secondo i grillini, agito senza le opportune autorizzazioni che hanno causato un sequestro preventivo del cantiere da parte della guardia di finanza.
Il Sindaco Ceccarelli si è barcamenato fino al punto di affermare che alla sua prima elezione aveva ereditato un Polo Est degradato, con immondizia e disordine generale e che solo grazie a lui oggi è diventata un’area strategica per Bellaria Igea Marina. Sempre colpa degli altri quindi!
Ritornando indietro con la memoria si scopre una storia assai diversa. Il vero fondatore del villaggio vacanze Polo Est fu il Comune, con l’allora Assessore al turismo Marco Borroni, che diede in gestione l’intera area a Verdeblù, il cui presidente, udite udite, era allora il nostro Enzo Ceccarelli che ieri sera, come spesso gli accade, si prende meriti non propri scaricando su altri errori e difetti.
In questo clima basso, di piccole bugie e scaricabarile, si è aggiunta la discussione sull’ordine del giorno presentato dal PD a proposito dei chioschi. Il Capogruppo e Segretario Ugo Baldassarri ha chiesto di investire la Commissione Urbanistica e Territorio sulla situazione incresciosa dei chioschi che il nostro giornale ha già ampiamente trattato, per trovare una soluzione bipartisan al tema.
Sulla proposta il Sindaco, in maniera pilatesca, ha ancora una volta ribadito che la colpa della situazione non è del comune ma di organi superiori e trovandosi a corto di idee ha approvato, insieme ai suoi prodi consiglieri, che sull’argomento non hanno espresso parola (sic!), l’ordine del giorno.
In conclusione ci pare capire che se la stagione balneare è partita con il freno a mano tirato, con operatori di spiaggia nel disagio e con qualche struttura chiusa, la colpa è certo del meteo, di chi critica, del fato spesso cattivo, degli organismi dello stato, a partire dalla guardia di finanza, troppo solerti e che solo l’Amministrazione comunale ha fatto ogni cosa per bene, con idee chiare che hanno risolto i problemi. Siamo contenti. Bravi. Avanti così.