A scuola con Nino Vasini

Quattro anni fa, il 14 marzo 2016 abbiamo ospitato in classe il primo Sindaco della nostra città, il signor Nino Vasini. Lo abbiamo accolto in modo semplice e familiare, consapevoli della ricchezza di quell’incontro. Stavamo lavorando sulle origini di Bellaria Igea Marina: la nascita del Comune, la simbologia dello stemma, i luoghi di riferimento e la loro trasformazione, le persone, i mestieri, la vita di quel tempo. E così, per “immergerci” in questo percorso, abbiamo pensato di invitare il signor Nino. Ascoltarlo e parlare con lui è stato per noi un onore; un’ esperienza preziosa ed emozionante, molto bella. Quella mattina il signor Nino Vasini, seduto tra i banchi, ha ripercorso alcuni momenti ed episodi della sua vita e tutti l’abbiamo ascoltato con ammirata attenzione. Ricordo bambini interessati, curiosi, estremamente rispettosi. L’ anno dopo, il 31 maggio 2017, è tornato a salutarci. GRAZIE Nino, grazie di cuore per la testimonianza di vita che ci ha donato, che ci ha lasciato.

Di seguito, in sintesi, il racconto di Nino Vasini, Partigiano e primo Sindaco di Bellaria I.M., deceduto il 23 novembre 2019. Scritto dai bambini, scaturisce dalle risposte alle loro domande.  Mi piace riproporlo in sua memoria ora, alle soglie della ricorrenza del  25 aprile 2020, con Stima e Riconoscenza. Stima e Riconoscenza che estendo al ricordo di Odo Fantini.  (Fausta Angelini )

 “Ultimamente ho fatto visita ad alcune scuole, per lo più medie; penso sia molto importante andare nelle classi perché è fondamentale la comunicazione e la riflessione sugli avvenimenti che capitano intorno a noi. Nel 1962 ho fatto un viaggio in Russia, ricordo che in ogni negozio, alla cassa, conteggiavano la spesa con il pallottoliere, non svolgevano calcolo mentale; da questo viaggio ho capito che sin dalla più tenera età è importante ragionare, riflettere, ricordare. Mi piaceva andare a scuola, la scuola per me è stata una “grande cosa”, sin dai 9-10 anni, come voi adesso. E’ importante che i bambini ricordino i loro 10 anni, la loro infanzia; dovete trovare il modo di custodire questo tesoro. Alle Superiori ho frequentato Ragioneria. Ricordo il giorno della maturità: mentre la Prof.ssa Francesconi mi interrogava in Geografia, si sentivano gli aerei tedeschi sopra di noi. La Prof.ssa si spaventò ma io la pregai di concludere l’interrogazione perché volevo diplomarmi. Allora lei mi chiese i confini dell’Italia e io non seppi rispondere, … la paura di quel momento mi bloccò.

Il lavoro di Sindaco me lo sono goduto, era un piacere lavorare e collaborare. Ho fatto il Sindaco dopo un brutto periodo di dittatura; da questo periodo è giusto imparare gli errori, per non ripeterli mai più. Non ricordo come si chiamava il Vice-Sindaco anche perchè, quando Bellaria è divenuta un Comune autonomo, la figura del Vice-Sindaco non era ben definita, si lavorava molto tutti insieme. E’ difficile per me dire qual è stata la cosa più bella che ho fatto quando ero Sindaco, forse quella più importante è legata ai lavori pubblici; a quei tempi non c’erano fogne e non c’erano neanche soldi per costruirle; sì, acqua e luce sono stati gli interventi più grandi, soprattutto la divisione delle acque bianche da quelle nere.  La difficoltà maggiore è stata quella di scegliere il tipo di industria cui dare la precedenza. Abbiamo puntato molto sul turismo valorizzando la ricchezza del mare. Per gli interventi difficili sono stati chiamati personalmente a partecipare i cittadini; la collaborazione è sempre stata molto importante. Abbiamo cercato di correggere le entrate e le uscite e abbiamo lavorato per redigere un nuovo “piano regolatore” cioè un programma per la fabbricazione ( dopo la guerra l’ 82% di case erano distrutte ). Però abbiamo “bloccato a verde” le proprietà dei grandi proprietari di quei tempi, in ogni zona. Mi piacerebbe ancora molto fare il Sindaco; Bellaria è cambiata grazie alla sua gente, che è stata sempre unita. Sono molto felice di essere stato con voi oggi, cercate di non dimenticare mai i momenti vissuti … magari un giorno vi ricorderete anche di Nino Vasini che è stato qui con voi a scuola “.

E queste le impronte che l’ incontro aveva lasciato quel giorno nei bambini:

“è stato un incontro emozionante e bellissimo; abbiamo rivissuto momenti e storie del passato; Nino Vasini è molto simpatico e gentile; il signor Nino è stato vivace ed era felice; ci ha consigliato di custodire i ricordi. Ci ha fatto molto piacere stare con lui, è stata un’ esperienza interessante e speciale, preziosa, ci ha detto cose che ci potranno servire in futuro. Ci ha dato dei buoni consigli, ad esempio ci ha insegnato che è importante confrontarsi e saper condividere le decisioni, ci ha insegnato che dagli errori si può imparare e anche che è importante collaborare ed essere uniti; quando raccontava della sua vita eravamo attenti, curiosi e rispettosi perché lui ci diceva delle cose importanti.

Ci siamo sentiti onorati della sua presenza, ricorderemo con gratitudine questo incontro, ricorderemo con affetto il nostro amico Nino Vasini.

14/03/2016 – I bambini dell’ allora classe 4B  Scuola Primaria “Tre Ponti”Gli stessi, oggi,  frequentano la classe 3^ della Scuola Superiore di 1° grado “A. Panzini”Istituto Comprensivo di Bellaria