Missione compiuta. Anche l’ultima traccia dei vecchi banchi di vendita del pesce lungo il porto è stata cancellata. Non sono servite le numerose firme dei cittadini che chiedevano di ripristinare il caratteristico mercatino. Le ruspe non si sono fermate. Nulla doveva essere lasciato dell’impronta più genuina del nostro canale: la vendita diretta del pescato. Per oltre vent’anni è stato un prezioso luogo di servizio per la piccola pesca locale e motivo d’attrazione per i numerosi turisti che di mattina passeggiavano curiosi lungo il porto. Adesso non c’è più nulla: rasi al suolo anche i vecchi banchi.
Ma perché tanta ostinazione signor sindaco? Non ci dica, come ha fatto scrivere negli atti, che c’era un problema igienico-sanitario. Balla! In tutti i porti della Costa, per primi Rimini e Cesenatico, si vende il prodotto appena pescato in banchina. Ed era facile potenziare, se fosse stato realmente necessario, le celle frigo già esistenti. Perché allora l’effetto Attila? Ah, era un suo impegno per essere “coerente” con quella pescheria che ha fatto costruire con soldi pubblici a monte del ponte della ferrovia. Quel fasullo e strombazzato “Mercato Ittico” che è invece una semplice pescheria con annesso centro raccolta molluschi. Aveva deciso di mandare tutti là. Così era e così deve essere. Incontri, riunioni, interpellanze in consiglio regionale e le tante richieste di lasciare il piccolo mercatino non sono servite. Gli stessi messaggi politici lanciati dalla minoranza, che proponeva una giusta mediazione, buttati nel cestino. Lei sindaco è tutto d’un pezzo. E’ un duro. Uno che decide, che non torna indietro. Applausi!
Non ci rimane che avanzare un invito e una proposta. L’invito è per lei, signor sindaco. Non si dimentichi mai di essere un amministratore “pro-tempore”, soprattutto in questi ultimi due anni e poco più che le rimangono al “servizio” della comunità. La proposta, invece, la inviamo al prossimo sindaco, chiunque esso sia: chiediamo l’impegno a ricostruire subito il mercatino del pesce dei pescatori di Bellaria Igea Marina lungo il porto. I sindaci passano, le cose buone devono rimanere.