Ottimo incontro ieri sera. Alla cena di Ottopagine hanno partecipato un centinaio di persone. E’ stato bello rivedere volti conosciuti e stringere mani amiche. Abbiamo raggiunto il risultato che ci proponevamo. Tenere in piedi una rete di cittadini che vuol essere presente, che non vuole rimanere in silenzio, passiva, di fronte ai temi impegnativi che riguardano la città. Come ha dimostrato l’appuntamento al “Pic Nic”, il nostro blog, piccolo giornale web, sta diventando sempre più un punto di riferimento per i molti che avvertono, con dispiacere, tutta la fatica che fa Bellaria Igea Marina per innovarsi.
Se si guarda con attenzione la realtà locale, ci sono, infatti, due macigni che evidenziano questa fatica.
Il primo è la mancanza di un’idea guida che possa spingere in positivo, su un’unica strada, l’azione pubblica e privata. I pasticci di chi amministra e le troppe incertezze sulle priorità da seguire per dare significato agli anni che verranno, offrono un quadro di debolezza del governo locale che pesa, come un freno tirato, sulle piccole imprese, sulle famiglie e sui giovani.
Il secondo emerge nelle troppe occasioni in cui predomina in chi amministra quello sgradevole atteggiamento di dividere la comunità in buoni e cattivi. Dove i cattivi sarebbero quelli che esprimono legittimamente, sui problemi che di volta in volta si presentano, opinioni diverse dal Palazzo. Mamma mia. Apriti cielo. Non solo sono cattivi, diventano anche nemici. Questo non va bene. Per vincere le sfide del nostro tempo occorre unione, confronto, ascolto, umiltà e, di conseguenza, capacità di mediazioni alte. Caratteristica sempre più difficile da trovare nell’attuale maggioranza di centrodestra.
Ecco, stare insieme per una cena, affermare il piacere di ritrovarsi, tenere vivo il contatto fra amici che avvertono laicamente le stesse esigenze, sono momenti preziosi non solo per Ottopagine che è, in fondo, una vivace ma piccola esperienza. E’ qualcosa di più. Sono fotogrammi importanti per la comunità di Bellaria Igea Marina che ha tanto bisogno di guardare avanti.