La macchia nera chiamata NO DARSENA

Pensavamo che questa giunta fosse da criticare per alcune cose fatte male (fra cui spiccano spiaggia, palacongressi, aquabell, porto, scuola) e per la mancanza d’idee per il futuro di Bellaria Igea Marina. Purtroppo c’è di più, dovremo ricordarla soprattutto per la macchia nera chiamata NO Darsena. Ora che il piano urbanistico(PSC) è giunto a conclusione con l’approvazione definitiva in consiglio comunale viene fuori con chiarezza, come ricordava la stampa locale, tutta la gravità di un’operazione portata avanti con pervicace colpevolezza verso l’unico vero obiettivo di fondo: affossare il progetto darsena e con esso il vecchio piano del porto.

Un piano, quello del porto, che pur datato, aveva il merito di mettere al centro delle scelte pubbliche e private non solo la darsena ma la riqualificazione dell’intera area portuale con le sue primarie funzioni marinare e diportistiche.

Tutto è stato cancellato, rimane il cemento armato di cento appartamenti totalmente svincolati dall’onere della nuova darsena; rimane un po’ di cipria per abbellire la sponda igeana del canale con i lavori in corso; rimane una pescheria fatta con soldi pubblici a vantaggio di pochi, finto mercato del pesce; rimane l’arroganza di aver abbattuto i banchi dei pescatori. Questo rimane.

Ma del porto vero e proprio, degli spazi per il diporto, della darsena, delle zone dedicate alla pesca e ai pescatori: non c’è più traccia. Tutto cancellato, almeno fino a quando rimane questa amministrazione e questo sindaco.

Vien da chiedersi il perché di una tale cecità. A chi giova? Una risposta salta agli occhi. Forse c’era un gruppo di albergatori con hotel vicino all’area prevista per la darsena a cui dava fastidio l’intervento. Forse pensavano di avere degli svantaggi perché si sarebbe perduto un piccolo pezzo di spiaggia (zona ex Chiar di Luna) a favore della nuova Marina diportistica. Forse questi illuminati albergatori, che hanno molto peso in comune, pensano che sia meglio rimanere con qualche chiosco spiaggia in più e con lo “sfavillante” Polo Est, che “tutto il mondo ci invidia” (sic!), anziché avere la darsena e il nuovo porto. Chissà forse non è così, e sono solo chiacchiere. O forse è proprio così. Ma? Quello che è certo e che Ceccarelli & Co. hanno affossato la darsena e un pezzo del futuro di Bellaria Igea Marina.