Dopo Belligea anche il Carlino riprende per intero il nostro ultimo articolo dal titolo “Voto zero”. Siamo felici dell’attenzione e del rilievo dato. Però vorremmo tranquillizzare i nostri attenti osservatori che mai abbiamo pensato, come redazione di Ottopagine, di proporre strane coalizioni e neppure vecchi schemi politici che oggi, nei fatti, non sono più riproducibili. Sarebbe come inseguire una logica, discutibile, di accordi stretti fra partiti, quando invece il mondo è completamente cambiato e la fiducia verso le forze politiche tradizionali e a livelli molto bassi. Il “laboratorio politico” del 1992 che ha visto insieme l’allora PDS e il Partito Popolare, arrivando a toccare nell’elezioni del 1995 il consenso del 65% degli elettori, ha avuto grandi meriti ma è una pagina conclusa, figlia di un’altra storia. Noi proponiamo altre soluzioni e altre idee per Bellaria Igea Marina.
L’abbiamo già scritto e sostenuto negli interventi passati. La nostra città segna un declino evidente e strisciante in termini di ristagno economico, con un’amministrazione debole che ne accentua la discesa.
Pensiamo che l’unico modo per invertire la rotta sia quello di far leva sui tanti che non accettano passivamente questo andamento al ribasso. Coloro che hanno voglia di mettersi a disposizione della comunità locale per cambiare rotta su programmi, progetti e idee a forte impatto innovativo: darsena, spiaggia, colonie, scuola, cultura, sostegno alle famiglie, sicurezza, tanto per tracciare alcuni precisi punti d’attacco.
Per far ciò l’unica strada seria è il PATTO CIVICO per Bellaria Igea Marina per migliorare la città e guardare avanti; destra e sinistra vengono dopo: prima i cittadini, la comunità, i programmi. L’incontro che abbiamo organizzato i primi di dicembre con Pizzarotti e Gnassi è l’esempio ed il riferimento di ciò che pensiamo e di quello che vorremmo. Tutto il resto è vecchio e sterile. Solite minestre, solite debolezze, zero programmi di valore innovativo.
E’ possibile che il nostro appello rimanga ufficialmente inascoltato da parte dei partiti. Tuttavia sappiano che molti cittadini la pensano come noi, non tanto perché ci sono amici e non solo perché sono stanchi di un’amministrazione modesta, ma perché pretendono un futuro diverso per la loro città. Lo spazio politico e programmatico perciò è grande ed è tutto da riempire. Entro il mese di aprile dovranno essere formalizzate le liste e i candidati sindaci per le elezioni del 26 maggio, c’è dunque, ne siamo convinti, ancora tempo affinché qualcuno intenda riempire quello spazio. Noi saremo al suo fianco.