La regione Emilia Romagna ha “rotto il ghiaccio” raccogliendo la richiesta, da tempo avanzata dagli operatori di spiaggia, di offrire la possibilità agli stabilimenti balneari di restare aperti tutto l’anno, superando così l’anacronistica divisione fra stagione estiva e periodo invernale. Ha fatto bene l’assessore regionale Corsini a impegnarsi annunciando una nuova ordinanza che sarà emanata entro gennaio 2017. Tra le attività previste per chi volesse offrire il mare d’inverno vi sono la ristorazione, la somministrazione di bevande, le attività sportive, l’intrattenimento e ogni altra iniziativa in grado di esaltare il fascino e la magia della spiaggia con ogni tempo e in ogni mese.
Nell’ascoltare la notizia al TG3 della 19,30 non si poteva fare a meno di pensare: e noi a Bellaria? Il comune ha fatto abbattere giochi, pedane, pezzi di chioschi-bar e fra poco chiederà la demolizione delle vecchie cabine, con l’aggravante che, su tutti i bagnini e chioschisti, pende la tagliola dei bandi anticipati, costi quel che costi. Sulla spiaggia di casa nostra regna l’incertezza del futuro e il caos del presente.
E, allora, noi a Bellaria-Igea Marina? Ah, noi bene. Non faremo né ristorazione, né sport, né giochi per bambini, né somministrazione di bevande, né eventi (in diversi stabilimenti si è fatto togliere tutto). Ah, noi bene! Potremo sempre consolarci facendo sfilare sulla battigia gli “spennacchiati” abiti della Carrà che qualche tempo fa hanno addobbato “gloriosamente” l’Isola dei Platani. Evviva.