Spiaggia: il gran premio delle Idropulitrici

A settembre, sulla riviera romagnola oltre al più famoso gran premio della MotoGP di Misano, si corre un secondo gran premio, quello delle idropulitrici, che è sicuramente meno famoso ma altrettanto rumoroso.

Ogni anno con il calo delle presenze sulla spiaggia i bagnini incominciano a tirare fuori dai box i loro motori, più o meno potenti, per iniziare a lavare le proprie attrezzature e sembra proprio una gara come se, chi finisce prima debba vincere un premio!

Detta così può sembrare una corsa divertente, quasi da tifare il proprio amico partecipante, ma purtroppo non è così!

Purtroppo qualche, RIPETO QUALCHE, bagnino poco rispettoso di tutto ciò che lo circonda incomincia a mettere in moto la propria macchina per lavare lettini, ombrelloni e giochi vari, fregandosene del disturbo che arreca ai non pochi turisti rimasti, oltre ai concessionari confinanti che al contrario vorrebbero mantenere un’ambiente vivo ed accogliente.

E’ una cosa insopportabile che in giornate di sole gradevoli, come quelle settembrine, forse le migliori di tutta la stagione se non altro per gli spazi a disposizione, che qualche incosciente trasformi una spiaggia accogliente, in un luogo che non ha più niente da offrire, con lettini ed ombrelloni ammassati che aspettano solo di essere messi via!

Per colpa di alcuni, si finisce di svilire l’immagine dell’intero paese. Il “lavaggio” delle attrezzature, che evidenzia la fine della stagione estiva, deve essere fatto a casa, o comunque lontano della spiaggia, affinché ogni turista non si debba sentire indesiderato ed affinché si confermi l’accoglienza di un paese che deve essere ospitale più a lungo possibile.

Forse, la colpa non è solo di questi pochi irresponsabili incapaci di capire come è logico e giusto gestire un’azienda balneare, ma anche di chi ha responsabilità di governo, di chi potrebbe regolamentare e disciplinare certi comportamenti.

Mi riferisco ovviamente alla Pubblica Amministrazione ed alle Associazioni di categoria che assieme alle diverse forze politiche, ogni anno fanno il resoconto della stagione appena conclusa e uno degli argomenti più dibattuti è la DESTAGIONALIZZAZIONE, in parole povere “allungare la stagione turistica” e visto che su questo sono tutti d’accordo sarebbe opportuno, tra le tante, imporre alcune semplici ed elementari norme comportamentali.   Se vogliamo destagionalizzare, tra le tante, dobbiamo continuare ad offrire professionalità, accoglienza e servizi anche quando le presenze sono modeste.   La professionalità, che quanto pare sembra essere un elemento imprescindibile per la riassegnazione delle concessioni, si riscontra anche da questo. Sarebbe interessante poter recensire certi aspetti e renderli elemento di valutazione!

L’unica cosa positiva in questa spasmodica corsa a nascondere le attrezzature è lo smantellamento di buona parte dei paletti degli ombrelloni, almeno si può godere di ampi spazi liberi!

 Giorgio Grassi