RICORDI, STRADE… E MALELINGUE

RICORDI, STRADE… E MALELINGUE

di Federico Guerra

Qualche anno fa, alla vigilia del voto amministrativo del 2009, ero con amici a bere una birra in un locale di Bellaria. In un tavolo vicino a noi un gruppetto di giovani, quasi tutti figli di albergatori. La vicinanza e il piacere del comunicare ha subito portato a scambiare delle semplici battute, poi, parola dopo parola, si è arrivati a qualche riflessione libera sullo stato del nostro paese. I ragazzi si lamentavano per l’abbandono in cui si trovava la nostra città turistica, accusando l’amministrazione dell’allora sindaco Scenna di non fare abbastanza. Gli esempi più eclatanti di ciò, a loro dire, erano l’entrata principale di Bellaria dalla nuova Statale 16, con quell’innesto “vergognoso” sulla via Ravenna, e il ponte altrettanto inadatto sul fiume Uso. Parlammo a lungo e alla fine concordammo che effettivamente c’erano dei nodi irrisolti, fra cui questi, che facevano perdere molti punti alla nostra organizzazione urbana. I ragazzi erano motivati e grintosi nel loro argomentare; scoprì qualche settimana dopo che avevano sostenuto, qualcuno facendone parte, le liste di centrodestra che vinsero le elezioni del 2009 eleggendo a sindaco Enzo Ceccarelli.

Ricordo bene quell’episodio, le facce e la grinta, giustificata, di quei giovani. Lo ricordo perché ancora oggi quando, venendo da direzione Rimini verso Bellaria e entrando sulla via Ravenna attraverso lo svincolo che porta al pericoloso innesto, mi domando: ma come, dopo otto anni di gestione del centrodestra, che doveva rivoltare il paese come un calzino, siamo ancora alla viabilità monca di trent’anni fa? Ma come, quel ponte stretto sull’Uso, tanto biasimato, vera strozzatura della viabilità comunale, è ancora così? Sì, purtroppo non si è fatto nulla. Non hanno ancora mosso un dito. Giovani amici del centrodestra, pieni di verve e voglia di cambiamenti, che avete festeggiato la vittoria elettorale fino a tarda notte al Cyber Caffè, dove siete? Dove sono le vigorose invettive di allora?

Purtroppo in questa storia di ritardi c’è di più rispetto all’odierno silenzio degli ex-giovani di Forza Italia. Sembra infatti che si sia progettata la rotatoria in sostituzione al brutto e pericoloso stop di via Ravenna per collegarla a una nuova strada che scende direttamente, incrociando la via Ferrarin, verso il mitico “mercato ittico” per poi morire lì, sotto il ponte della ferrovia, in zona negozio Urban. Magari nella celata speranza, come dice qualche maligno, a cui non vogliamo prestare credito, che possa portare più turisti negli alberghi vicino all’ex colonia Roma. Mah? Se davvero si realizzasse quell’inutile strada sarebbe veramente grave! Sarebbe l’ulteriore conferma della mancanza di visione dei problemi e di scelte monche, senza capo né coda. Ma probabilmente mi sto sbagliando: si realizzerà una bella rotatoria che darà il benvenuto di Bellaria e contemporaneamente s’interverrà sul ponte Uso sostituendolo con una piastra viaria ampia con tanto di pista ciclabile e passaggio pedonale. Sì sono sicuro, questo sarà il progetto vero. L’ipotesi della strada che porta verso lo pseudo “Mercato Ittico, “vanto” della marineria bellariese, è frutto solo di malelingue. O no?