L’altra sera alla presentazione di Verdeblù del programma eventi 2017, il nostro sindaco ha auspicato, con soddisfazione, che l’attività turistica del prossimo anno possa registrare gli stessi risultati del 2016, magnificando le tante iniziative svolte. Peccato che non abbia fatto riferimento ai dati ufficiali pubblicati dall’Istat dove, come ricordava la stampa locale del 12 febbraio, “Bellaria arranca nelle statistiche: unica località col segno negativo”, meno 0,4% delle presenze. Siamo consapevoli che i piccoli decimali in più o in meno non siano indicativi. Tuttavia se alziamo lo sguardo all’insieme dell’andamento turistico, comprendendo cioè oltre alle presenze anche la spesa media del turista, il periodo di soggiorno (sempre più breve), il rapporto fra italiani e stranieri e i numeri della bassa stagione, emerge una fotografia abbastanza problematica sul livello quantitativo e qualitativo del turismo di casa nostra. Scarseggiano gli investimenti privati capaci di proporre nel campo della ricettività, della ristorazione e del tempo libero, cose nuove che portino valore aggiunto a Bellaria Igea Marina. Anzi, si viaggia nel solito e declinante tran tran, purtroppo. E soprattutto, dispiace dirlo, ma questa è la verità, manca un progetto significativo di cambiamento dell’assetto urbano della città, che vive ancora sul fortunato impianto (isole pedonali, marciapiedi, lungomare, verde, parcheggi) degli anni Novanta. Ma il calendario oggi segna il 2017, sono passati trent’anni dall’inaugurazione dell’Isola dei Platani e di Viale Ennio. Il tempo passa veloce, il mondo va di fretta, i nostri ospiti ci guardano. Il sindaco è contento che, calo o non calo, le cose proseguano così. Noi invece siamo preoccupati e non vorremmo che a forza di rimanere indietro ci spetti solo il posto degli ultimi.