E’ stata un’assemblea pubblica partecipata e piena di spunti interessanti quella di ieri sera al Palazzo del Turismo di Bellaria. Si è fatto il punto sulla questione arenili con il contributo dei parlamentari Arlotti e Pizzolante e del giurista prof. Zunarelli, approfondendo i temi caldi collegati al nuovo assetto delle concessioni demaniali che deriveranno dell’applicazione della direttiva europea. Utili gli interventi dei due parlamentari che ancora una volta hanno evidenziato aspetti importanti sui quali dovrebbe tener conto anche chi, come il comune di Bellaria Igea Marina, è lanciato invece sulla strada minata e controproducente di anticipare i bandi (evidenzia pubblica) al di là di ogni cornice giuridica nazionale. Infatti si è chiarito che: a) grazie all’emendamento approvato dal Parlamento nelle norme-ponte per gli Enti Locali, conservano validità i rapporti (concessioni) già instaurati e pendenti entro il 2009, con una proroga di fatto fino al 2020; b) tra i principi definiti che dovranno uniformare la nuova normativa nazionale vi sono il riconoscimento del valore commerciale delle imprese, a tutela degli investimenti effettuati, della professionalità e dell’esperienza acquisita nell’esercizio della concessione demaniale; c) il periodo transitorio assume dunque una funzione rilevante sia per definire in maniera precisa le nuove regole di assegnazione delle concessioni, perseguendo i principi di salvaguardia delle esperienze imprenditoriali maturate negli anni, sia per offrire a tutti i comuni turistici una cornice solida entro la quale avviare il nuovo regime concessorio.
In questo quadro complesso ed estremamente delicato per le imprese di spiaggia, molti interventi hanno messo l’accento sulla incomprensibile fuga in avanti del comune di Bellaria Igea Marina che, con l’intenzione di essere il “primo della classe”, intende avviare al più presto la fase delle evidenze pubbliche. Fase giustificata dalla burocratica e inaccettabile motivazione “ci sono bagni irregolari, il bando va fatto” non corrispondente né alla realtà di fatto, né a una corretta interpretazione delle norme che disciplinano l’uso delle aree demaniali.
In una serata così partecipata e ricca di spunti utili si è notata l’assenza di sindaco e assessori che, pensiamo, hanno perso un’altra occasione per confrontarsi in maniera proficua con la comunità bellariese.
Ci auguriamo comunque che l’appuntamento organizzato possa servire a modificare una situazione cittadina ormai incartata su posizioni rigide che sta già procurando gravi danni a tutta l’offerta turistica locale.
Associazione Amici di Bellaria Igea Marina