A che punto è la scuola di Bellaria Igea Marina? La risposta spontanea è: “al palo”. Cos’è cambiato in più di otto anni di amministrazione del Centrodestra? Nulla. Anche su questo versante, come in altri aspetti della nostra realtà, abbiamo assistito al solito “fumo negli occhi”: qualche imbiancatura, sostituzione di alcuni arredi obsoleti e poco altro.
L’avvento di questa Amministrazione ha portato alla formazione di due Istituti scolastici, Bellaria e Igea, ma si è trattata di una semplice operazione burocratica, nella realtà concretamente nulla è mutato. I due Istituti condividono lo stesso edificio, la Panzini, senza non pochi problemi di organizzazione. L’endemica carenza di spazi ha fatto sì che alcune quinte della scuola primaria si siano dovute trasferire presso i locali delle Medie. Solo grazie alla lungimiranza degli Amministratori precedenti la situazione non è risultata drammatica. Prevedendo l’aumento della popolazione scolastica furono infatti costruite due scuole all’avanguardia per gli aspetti edificatori: la Panzini e la Ferrarin.
Vi sono poi scuole prive di palestre, Tre Ponti, Pascoli, Carducci: in questi otto anni si poteva costruirne almeno una e programmarne le altre due contando su finanziamenti regionali e statali. Le Scuole dell’infanzia Cervi e Bosco Incantato avevano un progetto finanziato per la fibra ottica, ma la fibra non c’è. In altri plessi risulta difficoltoso il collegamento wi-fi. Che fine ha fatto il progetto per la costruzione di un nuovo Polo scolastico a Igea ? Tutto è finito nel dimenticatoio delle buone intenzioni mai realizzate. Appare evidente che la scuola non rappresenta per questa Amministrazione un elemento prioritario .
Quest’anno scolastico si è aperto senza una dirigenza stabile: i due Istituti saranno affidati a “reggenti”, presidi di altri Istituti, che quindi non potranno garantire una presenza costante nelle nostre scuole. In questi ultimi anni dopo il pensionamento della dott.ssa Marani, abbiamo sì avuto un preside a Bellaria e reggente a Igea, tuttavia la fretta che ha portato alla costituzione dei due Istituti, non ha tenuto conto di queste problematiche organizzative. Un unico Istituto come lo era prima (agli obblighi di legge si poteva anche derogare, come da diverse parti hanno fatto) avrebbe dato maggiori possibilità di mantenere un preside titolare e stabile, dotando le nostre scuole di un migliore coordinamento didattico e amministrativo, con probabili costi inferiori. Coordinamento portato avanti ora grazie all’abnegazione degli insegnanti collaboratori del preside e alla professionalità dei docenti e degli impiegati amministrativi.
L’operazione “Scuole nuove” del Governo che ha avuto inizio il 3 marzo 2014 con la lettera del Presidente del Consiglio Matteo Renzi ai Sindaci del nostro Paese (a proposito il nostro Sindaco avrà risposto?) ha messo sul piatto una dotazione di 3,9 miliardi per la messa in sicurezza, ristrutturazione e realizzazione di edifici scolastici. Tantissimi sono stati i progetti finanziati dal Governo. Solo un esempio, il 9 settembre nel Comune di Castel Baronia ( Avellino) con un finanziamento di 3.179.950 euro, si è inaugurata la nuova scuola. In una recente conferenza stampa la Sottosegretaria Boschi e la ministra Fedeli hanno fatto il punto sull’edilizia scolastica 2014-2018 ed è emerso che già 4,7 miliardi sono stati assegnati agli Enti locali e 780 cantieri chiuderanno nel 2017 con le opere concluse. La Regione Emilia Romagna attraverso il nuovo mutuo BEI ( Banca europea degli investimenti) ha messo a disposizione dei comuni circa 16 milioni anche per la realizzazione di nuovi edifici scolastici. E occorre ricordare che la Regione aveva sottoscritto nel dicembre 2015 un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti di 57 milioni di fondi BEI per l’edilizia scolastica dell’Emilia Romagna.
Ci chiediamo: non era possibile intercettare questi finanziamenti? Certo, se mancano progetti finalizzati al finanziamento dell’edilizia scolastica del nostro Comune i soldi non arrivano. E così la scuola di Bellaria Igea Marina resta “al palo”.