C’è bisogno di stare insieme.

C’è bisogno di stare insieme. C’è il bisogno di riannodare i fili di coloro che guardano al futuro prossimo di Bellaria Igea Marina con l’ambizione del cambiamento e dell’innovazione. La cena che il nostro giornale web ha organizzato per l’11 dicembre all’hotel Milano vuole abbracciare, nel suo piccolo, anche questa esigenza.

Il mettersi insieme a tavola è un modo di ritrovarsi, di farsi gli auguri per l’anno nuovo che arriva, di sentirsi comunità attiva che oltre all’amicizia ha il sentimento comune di darsi da fare per il proprio paese.  

Su queste pagine abbiamo espresso in tanti occasioni quello che è il pensiero guida della nostra libera Associazione: fare di più e meglio per Bellaria Igea Marina. Non si tratta di criticare a priori chi amministra, non è un problema di destra o di sinistra, non sono in gioco gli schieramenti partitici. Il futuro ci impone una sfida più grande: cosa sarà questo nostro medio comune italiano, collocato sulla costa Romagnola con 20 mila abitanti e centinaia di piccole imprese legate al turismo, al commercio e ai servizi, fra vent’anni?

Per rispondere a una domanda così pressante, a cui non è possibile sottrarsi, occorre mettere in circolo la forza delle idee, della visione strategica con il fare oggi quello che sarà utile, appunto, fra dieci e vent’anni.

Tuttavia, e per fortuna, le idee non si comprano nei supermercati né si trovano nelle lotterie. Il pensiero è sempre espressione dello stare insieme, di passioni e di disponibilità condivise. Poi viene il resto: gli schieramenti, i partiti, la competizione politica.

Ecco, la cena di Ottopagine nasce con questo spirito di servizio. Uno spazio per gli auguri, per ritrovarci e per guardare avanti.