Riceviamo e pubblichiamo volentieri l’intervento di Franco Ghetti nuovo segretario del PD di Bellaria Igea Marina
Alcuni componenti del Circolo del Partito Democratico di Bellaria Igea Marina, in preparazione del prossimo programma elettorale, hanno pensato di verificare direttamente lo stato della cultura nel nostro comune: cultura intesa come azioni promosse e gestite dalle Associazioni culturali del territorio. Il nostro interesse è stato quello di fare il punto attraverso incontri diretti con interviste agli operatori per cercare di costruire un quadro degli eventi, delle Associazioni, dei loro problemi, in particolare come l’Ente Pubblico supporta e incentiva l’attività culturale nel nostro comune.
La prima cosa che si manifesta è l’esiguo numero delle Associazioni operanti sul territorio, numero purtroppo in diminuzione negli ultimi anni, anche se ci viene detto che la comunità locale non ha mai avuto una forte identità: una comunità di individualisti preoccupata più a badare al proprio orticello, anziché anteporre gli interessi del bene comune. Abbiamo trovato disponibilità, collaborazione e anche sorpresa per la nostra richiesta di ascoltare le loro problematiche. Inaspettato, invece, abbiamo trovato il timore di parlare con una parte politica, per di più all’opposizione, come provassero timore a manifestarsi per non venire penalizzati da chi gestisce il potere. Per questo motivo non pubblichiamo i nomi delle Associazioni e delle persone che abbiamo incontrato.
I libri di Mario Foschi, di Maura Calderoni, di Arnaldo Gobbi e di altri hanno reso un bel servizio alla nostra comunità, rimarranno testimonianza di un passato che ha visto il nostro paese crescere in benessere e qualità della vita, ma non sono riusciti a trasformare i nostri concittadini in comunità coesa e solidale.Esempio di solidarietà e impegno volontaristico è la storia della corale, Associazione nata con l’impulso e lo slancio di alcuni tenaci volenterosi, che col tempo si è consolidata diventando un’istituzione molto attiva che tiene alto il nome di Bellaria Igea Marina partecipando e organizzando manifestazioni di rilievo.
Ci sono poi i musei, la Torre Saracena, il museo delle radio d’epoca, la casa Panzini e il casotto Finotti, il vecchio macello: realtà scollegate fra loro, e se si esclude casa Panzini, quasi irrilevanti come visite e interesse. L’Accademia Panziniana appena costituita ha tentato di proporre un’offerta culturale, donando agli ospiti i più bei libri di Panzini, attraverso albergatori e bagnini, ma l’iniziativa chiamata “un romanzo sotto l’ombrellone” è miseramente naufragata, non c’è stata collaborazione se non di pochi operatori; anche spendere due euro per un romanzo da donare forse era troppo.Va ricordata la rassegna estiva “pagine sull’onda” che si teneva nel parco Panzini, un successo poliennale che con il dott. Coppini aveva portato a Bellaria scrittori e artisti di livello con un notevole seguito di pubblico turistico e locale. Da questa Amministrazione trasferita, cambiata nella conduzione e finita ad essere irrilevante. Resistono eventi ormai storici “la borgata che danza” e “lo sbarco dei saraceni” e il “Bellaria filmfestival “che con alti e bassi rimangono gli eventi culturali più importanti.La stagione teatrale invernale al Teatro Astra, importante sotto il profilo dell’intrattenimento culturale, ma con sole 5 rappresentazioni. Viene data particolare enfasi da parte dell’Amministrazione all’esibizione delle “frecce tricolori”, svoltasi per ben tre anni consecutivi, come se Bellaria Igea Marina avesse una tradizione areonautica.
Bellaria Igea Marina è povera di associazioni culturali che coinvolgono i cittadini, di un volontariato culturale che fa crescere la comunità organizzando rassegne, incontri , seminari, atti a valorizzare le tradizioni ecc., quella che viene chiamata la cultura dal basso. Un esempio è la mancanza di una ”università della terza età“, che troviamo nei comuni vicini, Cesenatico, Cervia, attive e ben organizzate. Lo stato della cultura emerso dai nostri incontri è poco confortante, siti ed eventi che gli organizzatori delle associazioni portano avanti con grande impegno e sforzo di volontà, con contributi economici sempre più scarsi e nessun supporto organizzativo da parte dell’Amministrazione, che è come sappiamo in tutt’altre faccende affaccendata.
Noi pensiamo invece che l’Ente Pubblico debba contribuire direttamente a creare reti sul territorio, favorire la nascita e la collaborazione con le organizzazioni culturali, gli enti pubblici, le imprese private e la cittadinanza, per valorizzare il nostro patrimonio immateriale.Riteniamo sia necessario rafforzare l’identità della nostra comunità, valorizzare le usanze per migliorare il senso di appartenenza e di unità, favorendo la coesione sociale, consapevoli che investire in cultura per una comunità significa migliorare la qualità della vita delle persone. Crediamo che la cultura sia l’identità di una comunità, che la valorizzazione del nostro patrimonio culturale può diventare un volano per l’economia locale, che creare sinergie fra cultura, territorio e turismo qualifichi e ampli l’offerta turistica.
I prossimi passi, le cose da fare nel prossimo futuro devono essere azioni che non cerchino solo di creare eventi eclatanti durante il periodo estivo, per accontentare e attirare i turisti; fra l’altro quelli finora promossi dall’Amministrazione sono certo discutibili e di basso profilo, ma azioni tese a favorire il coinvolgimento dei cittadini portatori di interessi e passioni, che solo un forte contributo di chi amministra e ha le risorse può far nascere e creare un sistema virtuoso in grado di dare al nostro patrimonio culturale intangibile un ruolo rilevante all’interno del tessuto sociale e dello sviluppo economico del nostro territorio.
Franco Ghetti – Segretario circolo PD Bellaria Igea Marina