…come siamo caduti in basso

Lo stato di salute di un paese, soprattutto di una località turistica, lo si vede dalle cose che balzano subito agli occhi, i macro dati tanto per capirci, come dalle cose che sembrano più piccole ma che non sfuggono allo sguardo dei cittadini e tanto più dei turisti. Ebbene i dati generali parlano chiaro. Nel 2018 Bellaria Igea Marina è stata l’unica meta turistica della Costa a registrare un netto calo di turisti stranieri pari al -2,3% degli arrivi e un -2,7% delle presenze. E’ da diverso tempo che il turismo locale segna il passo, i fasti degli anni Novanta sono un ricordo ormai lontano. Ci sono poi le piccole cose, i tanti piccoli esempi di vita quotidiana che segnalano degli allarmi che devono farci riflettere molto.

Prendiamone qualcuno a caso di questi esempi e poi soffermiamoci su uno a nostro avviso più emblematico. Quelli a caso sono subito evidenti passeggiando lungo le due vie principali che dal centro di Bellaria portano al mare: via Pascoli e via Adriatico. La via Pascoli, poco prima e subito dopo il passaggio a livello, è in uno stato a dir poco vergognoso. Nel tratto di arredo urbano collegato all’Isola dei Platani è il regno indisturbato di mostre esterne come se fossimo al mercato ambulante con troppi negozi dequalificati e senza rispetto dei regolamenti cittadini; nel tratto verso il mare dopo l’incrocio è ancor peggio: bidoni d’immondizia a cielo aperto dei due bar d’angolo, aiuole fatiscenti, abbandonate al degrado, marciapiedi rotti e piazzale Kennedy, occupato costantemente da “parcheggio selvaggio“, anch’esso in uno stato d’abbandono. Secondo importante viale, via Adriatico. Qui la situazione di degrado fra la piazza Matteotti e il sottopasso ferroviario è ancora più marcata. Non c’è norma che tenga: auto che passano a tutte le ore, soste di mezzi più o meno autorizzati, negozi che si espandono sul suolo pubblico senza rispetto, manto stradale dissestato e senso diffuso di disordine e bruttezza. Non stiamo esagerando, basta passeggiare sulle due vie per essere coinvolti da un certo sgomento. Siamo proprio caduti in basso!

Tuttavia ci sono allarmi ancora più preoccupanti che segnano in maniere inequivocabile il nostro declino. Il giorno 28 aprile, pieno periodo di week-end post pasquale, su Booking si poteva leggere l’offerta di soggiorno di un Hotel di Bellaria, zona Cagnona, così articolata: pernottamento con colazione internazionale inclusa euro 6,50, oppure pernottamento con colazione e cena incluse euro 13. Si dirà che è un caso isolato; sì può essere, anche se altri gli sono andati vicini. Tuttavia la verità è che quell’offerta assurda ma vera è la metafora di una Bellaria Igea Marina che ha perso slancio, idee e futuro ed è sempre più l’anello debole del turismo romagnolo.