Consigli di lettura: “Pastorale americana”

“Pastorale americana” (Einaudi, 1998), ovvero l’altra faccia del sogno americano. Dal capolavoro di Philip Roth (New Jersey, 1933), con cui vinse il Premio Pulitzer, iniziamo questa rubrichetta di consigli di lettura. E’ la storia di Seymour Levov, detto lo “Svedese”, uomo di successo, vera e propria incarnazione del mito Usa, progressista quanto basta, dalla vita apparentemente idilliaca, che fra la fine degli anni Sessanta e Settanta scopre nella figlia il suo peggior nemico. Terrorista ed assassina, la giovane, mentre il paese è preda delle convulsioni razziali e del trauma della guerra del Viet Nam, riesce nell’impresa di mandare in frantumi il suo mondo dorato. Merry, appena adolescente, odia l’America, il “sistema”, e tutto ciò che rappresenta, famiglia compresa. E con il suo gesto – una bomba piazzata in un ufficio postale che provoca vittime – squarcia il velo che oscura il volto più nero dell’America. Il romanzo, significativamente suddiviso in tre capitoli: “Paradiso ricordato”, “La caduta”, “Paradiso perduto”, ha l’ampio respiro della saga famigliare ed al tempo stesso la profondità di una cruda riflessione sulla storia degli Stati Uniti. Rivela l’intima follia di un “paradiso” che assomiglia tanto ad un inferno.